Quest’anno sarà un Natale speciale e abbiamo voluto ricorrere alla fantasia per portarti con noi in un luogo ed in un tempo diverso dove la pandemia non esiste. Per questo abbiamo pensato ad una favola di Natale, che presto sarà disponibile anche nelle librerie e che regaleremo a tutti i nostri clienti. E la storia è ambientata in un posto che è veramente da favola dove il tempo a volte sembra essersi fermato. Tante volte i nostri borghi, le nostre tradizioni vengono non solo poco apprezzate ma addirittura snobbate, specie dai più giovani. Ma noi vogliamo ancorarci ai vecchi valori, come accade in tante comunità, come accade per esempio in Trentino Alto Adige, dove cultura e modernità convivono, dove tradizione e tecnologia si rafforzano a vicenda, dove produttività, ricchezza e ambiente si sposano. C’è un grande link tra il Trentino Alto Adige e Salerno: le Dolomiti sono patrimonio dell’umanità come la Costiera Amalfitana e come la dieta mediterranea, nata nel Cilento. E la favola è ambientata proprio qui, al sud della provincia di Salerno, sud del sud, un’area che proprio per questo ha ancora un enorme potenziale da esprimere: per farlo c’è da lavorare sulla convinzione dei propri mezzi premessa per la valorizzazione del capitale naturale (mare, monti, tradizioni).
L’abbiamo ambientata qui a Natale, perché la neve, simbolo delle festività, nel Cilento non è solo una favola e perché le favole ci consentono di realizzare i sogni prima che diventino realtà. Lo diceva anche Walt Disney: “nulla accade se non l’hai sognato!” e lui era un maestro in materia di favole.
Per anni l’industria e poi la globalizzazione hanno segnato la definitiva affermazione sulla cultura della terra. Oggi essa, la terra, i borghi, le piccole comunità possono costituire un modello di riferimento, uno standard di sviluppo sostenibile, un nuovo trend, all’insegna della “Economia di Francesco”, che non potevo non citare, e non solo perché questo è un libro di Natale. Facciamo crescere ciò che è buono” ha detto Francisco, perché la crescita può essere felice quando punta anche ad obiettivi sociali, ambientali e di etica. Sviluppo sì ma integrato, umano. Se ne accorgono anche in borsa adesso, un po' per marketing, un po' perché è inevitabile pensare ad un modello economico diverso da quello attuale. I Fondi “ESG” attenti alle imprese sostenibili sono un nuovo trend, e sono tra quelli andati meglio quest’anno sui mercati internazionali.
Anche in economia quindi, il contatto tra noi e il passato è una molla per il futuro che non può e non deve sdradicare le nostre radici. Sarà anche per questo che tanti professionisti, imprenditori, cambiano lavoro e decidono di mettersi a lavorare la terra. Fa ben sperare da questo punto di vista l’aumento degli iscritti alle facoltà di agraria, specie al Sud, dove c’è una vastità di terreni incolti, un patrimonio sprecato.
Non voglio più abusare del tuo tempo e mi auguro che tu legga quanto prima "Terra Aspettami!" la nostra favola che parla della nostra storia e delle nostre origini, di cui ognuno di noi dovrebbe essere orgoglioso come italiano dal Trentino Alto Adige alla Sicilia.
Auguri e Buon Natale