IN CAMPANIA SI UTILIZZANO I PIOPPI PER RISANARE LA TERRA DEI FUOCHI!
Conoscete il protocollo LIFE-ECOREMED?
Si tratta di un progetto che ha l’obiettivo di sperimentare tecniche eco-compatibili di bonifica dei suoli agricoli con particolari problemi di inquinamento.
Il problema della terra dei fuochi, soprattutto in alcune zone della Campania, è un problema reale e concreto che avrebbe bisogno di soluzione altrettanto concrete. È proprio da una di queste zone simbolo, la cosiddetta “Area Vasta” di Giugliano, che è partito il progetto pilota applicando il protocollo LIFE-ECOREMED.
Tutto è cominciato da Gaetano Vassallo, ex boss oggi collaboratore di giustizia che, per anni, ha interrato fanghi industriali altamente nocivi per la terra. Una terra magnifica la sua, un arboreto di sei ettari che pareva ormai destinato al disuso, finché il fondo San Giuseppiello, mediante il protocollo, non si è posto come obiettivo la riqualificazione della terra, cominciata nell’ottobre 2015 e con una durata complessiva di 24 mesi.
Ma in che modo è possibile riqualificare un’area attraverso tecniche eco-compatibili?
Attraverso un pioppeto! Il pioppo è una delle specie arboree maggiormente in grado di assorbire i metalli contenuti nel suolo. Al posto delle tecniche ingegneristiche tradizionali, estremamente costose e alle volte dannose per la terra, dato che non consentono di proseguire con l’agricoltura, nel fondo di S. Giuseppiello si piantano alberi, ventimila pioppi, che stanno lavorando in questi mesi per ridurre la frazione biodisponibile dei metalli ora presenti nel suolo. La spesa? Ottocentomila euro, al posto dei 20 milioni che sarebbero serviti con le tecniche tradizionali.
Insomma, stiamo parlando di un vero e proprio miracolo della natura, dove è la stessa natura, in questo caso i pioppi, a risolvere i problemi derivanti dall’utilizzo improprio che è stato fatto della terra, continuando addirittura a poterci lavorare. Ma il progetto non si ferma qui!
Il pioppeto che si è finito di impiantare verrà scrupolosamente monitorato dai ricercatori della Federico II, per seguire l’evoluzione di tutti i parametri chimici e biologici e prenderne traccia. L’approccio utilizzato in questo caso specifico potrà fungere anche da case history per le terre. In questo modo, al posto di vari siti ormai degradati, ci saranno boschi che rappresenteranno un punto visibile di legalità.
Il tutto per risolvere dei problemi molto seri derivanti da fatti criminali!
Di questo e di tanto altro parleremo lunedì 26 giugno, intorno alle 11.30, nel consueto appuntamento con Smile Everywhere! Non mancate!